chanel destination

le vacanze estive erano appena finite, e al contempo non erano ancora iniziati i corsi di qualsiasi materia o di sport. ero passato in piscina ma ancora la stavano pulendo per l'inizio prossimo delle prime lezioni, così percorsi il giardino con le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta e mi diressi verso la biblioteca. non ci andavo spesso perché non amavo leggere, ma sapevo che si doveva fare silenzio, quindi aprii e chiusi la porta cercando di fare meno rumore possibile. poi tirai fuori il cellulare e lo misi silenzioso.

se io sapevo che in biblioteca bisognava fare silenzio, c'era qualcun altro che non ne era al corrente. sentii una specie di botto seguito da qualche altro e mi fermai alzando il viso di scatto, mi voltai nella direzione dove avevo sentito quel rumore, ma non vidi niente, così feci qualche altro passo in avanti sperando che non fosse caduto qualche scaffale o qualche studente. mi avvicinai e vidi una ragazza sulla scaletta ed un mucchietto di libri lì vicino. misi il cellulare in tasca ed alzai lo sguardo verso di lei serve una mano? dissi alludendo ed indicando i libri caduti a terra.

mi abbassai e raccolsi qualche libro non sapendo di aver lasciato a terra o meno quello che serviva a lei, li ripulii un po' come potevo con le mie mani e poi li rimisi apposto meglio che potei figurati le sorrisi continuando a guardare quello che facevo. poi mi riabbassai e raccolsi gli ultimi libri, pulii anche quelli e glieli feci vedere tra questi c'è quello che cercavi? alzai lo sguardo verso di lei e mi accorsi di non averli mai vista, se non di sfuggita.

le sorrisi in modo molto cortese e poi mi voltai per rimettere apposto il resto dei libri, poi tornai a guardarla ti sei fatta male prima? non hai intercettato la caduta di qualche libro, vero? le chiesi assicurandomi che non si fosse fatta niente, altrimenti avrei valutato la situazione per fare quel che potevo. dopotutto era una studentessa e non volevo che si facesse male.

mi accorsi solo dopo che la ragazza si toccò la fronte che evidentemente aveva un piccolo taglio sulla fronte, così tirai fuori dalla tasca un fazzoletto non troppo pulito di stoffa e glielo avvicinai alla fronte spostandole delicatamente la mano. lo appoggiai sul taglietto per tamponare il sangue, ma premei in modo da non farle troppo male, poi abbassai leggermente il viso verso di lei ti fa male? le dissi quasi in un sussurro.

accennai una lieve risata per la battutina che aveva fatto la ragazza, poi abbassai il fazzoletto dalla sua fronte notando che ormai non usciva più sangue dal taglietto, infine tornai a guardare lei sì, sono il coach di nuoto, ma qualche volta mi capita anche di dover indossare le mie vesti da dottore quando un ragazzo della squadra si fa male. annuii come per vantarmi e poi la guardai. scherzavo molto con gli alunni perché ero come un coetaneo per loro avendo appena qualche anno in più delle matricole.

spostai lo sguardo in un'altra direzione quando mi accorsi che stava giocherellando con la sua gonna, poi mi voltai verso di lei nuovamente quando mi disse il suo nome oh allora è così che ti chiami. annuii con un abbozzo di sorriso io sono io coach anderson, e di nome faccio joshua, ma preferisco josh. le sorrisi un po' più ampiamente e poi guardai il libro che teneva in mano, lessi il titolo come mai hai un libro di chanel in mano? li indicai un attimo per poi mettermi entrambe le mani in tasca.